Commento su Mt. 16,13-16
«Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».»
Mt. 16,13-16
Come vivere questa Parola?
Cesarea di Filippo era una città costruita presso le sorgenti del fiume Giordano, in onore di Augusto per iniziativa di Erode Filippo nel 2 a.C.
Anche questi dati logistici mi sembra esprimano ciò che fa da sfondo a un momento chiave nella nostra istoria di Cristiani.
Gesù non ama calare pseudo verità dentro l'imbuto di un insieme di dottrine prefabbricate. Al contrario è un provocatore estremamente positivo, perché educa l'uomo a pensare, per cercare anzitutto quello che, interiormente, chiede di essere esplicitato per ottenere risposte fondanti.
Questa domanda di Gesù è: "La gente chi dice che io sia?", Le risposte sono svariate e nessuna colpisce nel segno.
Allora Gesù si rivolge ai suoi discepoli che avevano condiviso i giorni, le fatiche e le gioie con Lui. Risponde Pietro e sembra di cogliere, nello sfavillio dello sguardo la convinzione profonda del cuore. "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente".
La conferma di Gesù è precisa e illuminante anche per noi oggi. Non l'istintività (tipica del pescatore Pietro) ma il Padre del Cielo ha dischiuso in questo senso, il mistero di Gesù Signore.
Si, tu sei il Figlio del Dio Vivente, Gesù che vieni a salvare tutto quello che si lascia provocare delle più profonda domande del cuore.
La voce di un pensatore poeta
Se vuoi addentrarti nell'atto di fede, serviti pure della ragione che non è solo - come è stato detto - "ancella della teologia", ma - quale è veramente - compagna della stessa fede.
Davide Maria Turoldo
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org