Commento su Mt 20, 28
"Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti."
Mt 20, 28
Come vivere questa Parola?
A quanto già meditato ieri, si aggiunge oggi il dare la vita. Farsi servo ha come suo ulteriore esito il dono della vita. Dono è la categoria interpretativa di tutto questo movimento anti egocentrico; il dono della vita allarga quel movimento all'infinito, alla totalità. Un movimento di amore, un modo di interpretarlo che implica relazione, contatto con l'altro, condivisione, compassione. Così radicali da dedicargli la vita. E la vita cresce solo se si consuma, solo se si vive e si muore per generare altra vita. L'atto intenzionale di dare la vita riscatta il blocco che determina la non generatività di altri e apre anche loro alla vita. Le parole di Gesù anticipano e commentano quella che sarà la sua esperienza in croce: una vita donata, in riscatto per molti, per il loro bene, con tutto il bene possibile.
Signore, piccole esperienze di dono della vita costellino le nostre giornate e ci permettano di comprendere, ammirare, adorare il mistero della tua morte in croce.
La voce di Madre Teresa
"Quanto meno abbiamo, più diamo. Sembra assurdo, ma è questa la logica dell'amore."
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it