Commento su Gv 5, 8-9
"Gesù gli disse:" Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina". E sull'istante quell'uomo guarì e preso il suo lettuccio, cominciò a camminare."
Gv 5, 8-9
Come vivere questa Parola?
Gesù, anche in questo caso, parla per segni. Due verbi soltanto per rispondere all'invocazione del paralitico e, immediatamente, la concretezza di qualcuno che viene reso sano e cammina. Il Maestro non fa discorsi, mirabilmente gli dona la vita. A differenza del cieco nato, l'uomo che da trentotto anni sta in attesa del miracolo, non glorifica Dio per l'avvenuta guarigione, semplicemente cammina. E' vivo, autonomo, si ritrova tra le mani il futuro, l'esistenza con le sue speranze. E tutto questo ad opera di Gesù, che ancora oggi, come allora, viene a cercare i poveri, i sofferenti, i dimenticati, i soli, gli abbandonati.
Nella preghiera di questo giorno chiederò al Signore di guarirmi, di avvicinarsi a me per liberarmi dalla mia indifferenza, dalla paralisi che mi trattiene e mi impedisce di andare incontro ai fratelli
La voce di uno scrittore
"La fede è la convinzione radicata che ci sia una mano a cui aggrapparci."
P. Chodron
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com