Comento su Gv 8, 51-53.58
«In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: «Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno». Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».»
Gv 8, 51-53.58
Come vivere questa Parola?
Questo è un vero annuncio da parte di Gesù:" Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno". Quindi Gesù è VITA e rende partecipi della Sua Vita chi osserva le sue Parole. Osservare, dal latino "observare" (custodire, aver cura, fare la guardia), significa vivere con l'attenzione del cuore, custodendo qualcosa di prezioso. Quindi osservare la Parola non è solamente assolvere a quello che esprime in senso formale, ma è aprirsi alla dimensione profonda della custodia del cuore, che ci consente di entrare in Comunione con Gesù, di fare esperienza di Lui, assaporare la Sua Presenza fatta di Parola e Pane: già ora, custodendo questa Parola in Gesù, "viviamo in eterno", facciamo esperienza di Paradiso!
Insegnami Signore ad osservare la tua Parola!
La voce di Papa Francesco
"Il pensiero dei giudei è un pensiero chiuso, non aperto (...) alla voce di Dio. Questa gente non aveva ascoltato i profeti e non ascoltava Gesù. È qualcosa di più che una semplice testardaggine. No, è di più: è l'idolatria del proprio pensiero. ‘Io la penso così, questo deve essere così e niente di più'. (...)
Non c'è possibilità di dialogo, non c'è possibilità di aprirsi alle novità che Dio porta con i profeti, (...); si chiude la porta alla promessa di Dio. E quando nella storia dell'umanità viene questo fenomeno del pensiero unico, quante disgrazie accadono! "
Omelia a Santa Marta, 10 aprile 2014
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.