Commento su Gv 10, 31-33
«Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo. 32Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».»
Gv 10, 31-33
Come vivere questa Parola?
Siamo all'ultimo incontro/scontro tra Gesù e i Giudei, Ecco il motivo della condanna: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio». Sentiamo le parole del serpente in Genesi "Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,..."(Gen. 3, 5). La tentazione dell'uomo di essere Dio è scritta, dopo il peccato, nel cuore di ognuno e continua ad essere la tentazione più forte. Ma Dio, per salvarci da questa tentazione, ci insegna Lui stesso come fare. Si fa uomo e passo dopo passo ci indica come si vive "una vita da figli di Dio", ci chiede di essere perfetti come è perfetto il Padre, muore per poter darci la possibilità di essere "figli di Suo Padre". Sappiamo ora come fare per diventare "Dio", eppure continuiamo a seguire altri dei.
«Nessuno può andare al Padre se non attraverso di me» (Gv 14,6)
La voce di Papa Francesco
"Gesù dice che ogni volta che diamo da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, che vestiamo una persona nuda e accogliamo un forestiero, che visitiamo un ammalato o un carcerato, lo facciamo a Lui (cfr Mt 25,31-46). (.) La Chiesa d'altronde, fedele al suo Signore, nutre un amore preferenziale per i più deboli. Spesso sono le persone più vicine a noi che hanno bisogno del nostro aiuto. Non dobbiamo andare alla ricerca di chissà quali imprese da realizzare. È meglio iniziare da quelle più semplici, che il Signore ci indica come le più urgenti. (...) Ci educano, infatti, all'attenzione verso le esigenze più elementari dei nostri «fratelli più piccoli» (Mt 25,40) nei quali è presente Gesù. Sempre Gesù è presente dove c'è un bisogno, una persona che ha un bisogno, sia materiale che spirituale. (...) Sono convinto che attraverso questi semplici gesti quotidiani possiamo compiere una vera rivoluzione culturale (...). Se ognuno di noi, ogni giorno, fa uno di questi gesti, ci sarà una rivoluzione nel mondo!"
Udienza generale, 12 ottobre 2016
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.