Omelia (24-03-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 11, 45-56

«Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».»

Gv 11, 45-56


Come vivere questa Parola?

Resuscitando Lazzaro, Gesù rivela quanto Dio stia dalla parte della vita e sia il Signore della vita. Questo segno genera in molti la fede, mentre crea in alcuni paura e "paura" è la parola che allontana il cambiamento, chiude il cuore e crea alibi. I Giudei che chiedevano segni, qui si trovano a difendersi di fronte ai molti segni che esigono una scelta. Questo è il paradosso in cui cadono quei Giudei che decidono di uccidere Gesù: "Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione". Per difendere un segno da loro trasformato in idolo, i capi del popolo rifiutano la novità del segno che Dio offre loro: il
segno della salvezza.


Purificami Signore, aiutami a saper cogliere l'essenziale in tutto! Amen!


La voce di un testimone: S. Em.za il Cardinale François Xavier Van Twan

"Ho trascorso 9 anni in isolamento. Durante questo periodo celebro la Messa ogni giorno verso le 3 del pomeriggio: l'ora di Gesù agonizzante sulla croce. Sono solo, posso cantare la mia Messa come voglio, in latino, francese, vietnamita... Porto sempre con me il sacchettino che contiene il Santissimo Sacramento: "Tu in me ed io in te". Sono le più belle Messe della mia vita. La sera, dalle 21 alle 22, faccio un'ora di adorazione, canto in lingua vietnamita, malgrado il rumore dell'altoparlante che dura dalle 5 del mattino alle 11 e 30 della sera. Sento una singolare pace di spirito e di cuore, e la gioia, la serenità della compagnia di Gesù, Maria e Giuseppe. Canto in unità con la Chiesa universale. Come faccio nei momenti di tristezza infinita? Guardo a Gesù, crocifisso e abbandonato sulla croce"."


suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.