Omelia (26-02-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri". Ma Gesù disse: "Non glielo proibite". Come vivere questa Parola? È Giovanni (detto "figlio del tuono"!) a farsi portavoce presso Gesù di una presa di posizione degli apostoli: netta e perentoria, circa un tale che, pur non essendo del loro gruppo, pretendeva di scacciare i demoni nel nome di Gesù. Ma il Figlio di Dio non è affatto dello stesso parere. "Non glielo impedite" comanda. Se qualcuno infatti cerca il bene operando unito alla potenza del Signore, non è certo un avversario di Gesù e del suo cercare, sempre e in tutto, la gloria di Dio e la salvezza degli uomini. È una grande lezione, sempre attuale. Per noi che siamo cristiani e cattolici è consolante vivere la certezza di appartenere a Cristo, anche tramite la sua Chiesa. Attenzione però! Essere di Cristo, non significa avere il monopolio di lui e della verità. Guai alle meschine vedute e agli orticelli chiusi! Guai agli anatemi nel nome di un Dio che non è questo del Vangelo. I Padri della Chiesa hanno parlato di "semi del Verbo" disseminati anche in altri ambiti che non sono quelli del cristianesimo. "Dov'è lo Spirito di Dio ivi è libertà" di ispirare il bene a persone che sono certo in comunione con Gesù, anche se nessuno – a volte – lo ha fatto loro conoscere. È il loro cuore, la loro coscienza che li dichiara di Dio o no. Oggi, nel mio rientro al cuore, invoco lo Spirito Santo perché mi dilati il cuore agli ampi orizzonti del Regno di Dio, educandomi a gioire veramente di tutto il bene che si compie, in qualsiasi luogo, in ogni ambito, da qualsiasi persona.. Signore, non permettere che io mi "rattrappisca" dentro i parametri del bene che io compio, o il mio gruppo, o la mia comunità, o la mia stessa Chiesa. Che nel tuo nome, Gesù, io operi il bene, ma in comunione con tutti i fratelli e gli uomini buoni della terra. La voce del Concilio I cattolici si sforzino di cooperare con tutti gli uomini di buona volontà per promuovere tutto ciò che è vero, tutto ciò che è giusto, tutto ciò che è santo, tutto ciò che è amabile. Apostolicam actuositatem |