Omelia (20-05-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Sir 6,14-15 Dalla Parola del giorno Un amico fedele è una protezione potente, chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c'è prezzo, non c'è peso per il suo valore. Come vivere questa Parola? L'amicizia, anche solo a livello umano, è tra le realtà più belle e preziose della vita. Ma purtroppo anche qui può insinuarsi il calcolo egoistico che tutto deturpa e uccide. Si cerca l'altro per il proprio tornaconto e finché ci sta bene, ma si è pronti ad abbandonarlo se cade nel bisogno. Purtroppo è vero! Ma, possiamo ancora chiamare amico chi si comporta così? È questa l'amicizia? La risposta ci viene dalla vita e dalle parole di Gesù. Lo vediamo rapportarsi con la famiglia di Marta, Maria e Lazzaro: i tre amici presso cui amava intrattenersi. Un rapporto di delicato affetto che lo porta a fremere e a piangere dinanzi alla tomba dell'amico. Lo ascoltiamo mentre, agli apostoli sgomenti per la tragedia che presagiscono, dichiara: "Non vi chiamo servi, ma amici", perché non ho avuto segreti con voi. Una consegna senza riserve, un aprire il proprio cuore, mettendosi a nudo. E ancora "Nessuno ha amore più grande di chi dà la vita per i suoi amici". Parole che sigillerà con il suo sangue. Di più: la sua fedeltà non viene meno neppure dinanzi al tradimento. "Amico!" chiama ancora Giuda nel momento stesso in cui questi lo sta vergognosamente "vendendo" come uno schiavo. Ecco il vero volto dell'amicizia! Una realtà che potremmo definire umano-divina, perché affonda le sue radici in quel tratto di somiglianza con Dio, impresso in noi dal primo istante. L'amicizia, infatti, è una modalità dell'amore; e l'amore è da Dio. Nulla di più nobile a cui spalancare la propria esistenza. Oggi, nella mia pausa contemplativa, passerò in rassegna il volto di quanti mi fanno dono della loro amicizia e chiederò al Signore di benedirli. Mi chiederò poi: l'amicizia, che a mia volta offro alle persone, è autentica, cioè disinteressata, pronta a farsi presente nel momento del bisogno e a perdonare quando c'è qualche screzio? Oppure dentro un frenetico fare divento incapace di coltivare amicizie? Gesù, tu sei per noi fratello, sposo, amico. Insegnami la via del dono disinteressato e generoso, perché a mia volta sappia offrire a chi mi vive accanto il calore di una vera amicizia. La voce di un Padre della Chiesa Chi altri è l'amico se non una persona unita nell'amore, al quale l'animo tuo si stringe e si fonde come volesse diventare una sola persona; a cui tu affidi tutto te stesso, da cui nulla temi e al quale nulla tu chiedi di disonesto per tuo vantaggio? L'amicizia infatti non è fonte di guadagno, ma è piena di decoro e di grazia. E' una virtù, non un commercio: non è frutto di soldi, ma di amore; non è l'offerta di mercato che la crea, ma la reciproca benevolenza S.Ambrogio |