Commento su Lc 24, 36-43
«Mentre essi parlavano Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". [...] Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: "Avete qui qualche cosa da mangiare?". Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro".»
Lc 24, 36-43
Come vivere questa Parola?
"Shalom! Pace a voi". È il dono definitivo del Risorto. "È il baciarsi di ogni desiderio dell'uomo con la promessa di Dio". Ma gli apostoli sono ancora stupefatti e impauriti. Allora il Maestro chiede qualcosa da mangiare. L'evangelista Luca insiste molto sulla corporeità del Risorto e forse lo fa pensando a coloro, come noi, che dovranno credere senza vedere, senza poter mettere il dito nelle piaghe di Colui che ci ha salvati. Oggi, questa presenza del Cristo ci è donata tutti i giorni nell'Eucaristia, il dono divino e umanissimo di una vicinanza e di un amore che ci accompagna quotidianamente. Non solo possiamo toccare Gesù, ma possederlo ed esserne posseduti per metabolizzare la sua misericordia, la sua mitezza, il suo sguardo, la sua disponibilità verso i fratelli e le sorelle che camminano con noi.
Oggi pregherò così: "Signore Gesù vieni a dimorare in me e sii luce per il mio cammino, pane per la mia fame, fonte pura per la mia sete".
La voce di un monaco
"Dimoravano nella città dell'amore, la Gerusalemme nuova che essi stavano già edificando. Vi era l'unanimità nella pratica dell'amore fraterno, nell'unità dello spirito, vi era concordia nella pazientissima attesa dello Spirito santo."
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.