Omelia (22-04-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 10, 16

«E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore.»

Gv 10, 16


Come vivere questa Parola?

Oggi la liturgia ci ripropone questa immagine di un Messia genuino e forte come un pastore che si prende cura delle sue pecore. Una realtà abituale per gli ebrei, popolo dedito alla pastorizia ed esperto nel riconoscere il proprio gregge, nell'accudirlo con attenzione, nonostante il peso di tale compito.

Ma qui Giovanni ci mostra l'identikit di un pastore che non bada solo alle pecore del proprio ovile. È uno che guarda lontano, che supera gli steccati, che si assume la fatica di ‘condurre' altri greggi. È cosciente della potenza della sua voce e del fascino che emana la sua persona tanto da affermare: quelli che "ascolteranno la mia voce diventeranno un solo gregge e un solo pastore".

Siamo in clima ecumenico, interreligioso*. Quello inaugurato da Gesù. Infatti, nonostante la sua radice ebraica, cioè di un uomo appartenente a pieno titolo al popolo eletto, il Cristo non esclude che ci siano altri che possano ottenere quella "vita in abbondanza" che lui è venuto a portare. E' sufficiente ascoltare la sua voce per avere parte al suo Regno. Certamente è necessario un vero ascolto, la volontà di seguire quella parola udita e di farla diventare vita.

Nessuno dunque è escluso da Gesù, dall'incontro con la sua misericordia, anche se fragile, colpevole, ritenuto lontano.


Signore Gesù, come un vero pastore tu ci conosci uno per uno e ci chiami per nome. Fra le tante voci che risuonano intorno a noi, aiutaci a riconoscere la tua e a lasciarci guidare da te verso quell'abbondanza di vita che tu vuoi donarci.


La voce della Bibbia

Per mezzo di Gesù Cristo noi tutti, Ebrei e pagani, possiamo presentarci a Dio Padre, uniti dallo stesso Spirito Santo.

Ef 2,18


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org