Omelia (24-05-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall'ingiustizia. . Come vivere questa Parola? Il culto dell'antico Israele, come di ogni altro popolo dell'epoca, si concentrava nell'offerta di vittime animali o di prodotti della terra. Ma questo doveva essere solo l'espressione esteriore di un atteggiamento interiore. Il Siracide richiama al primato di una vita centrata sull'adesione alla volontà di Dio, espressa nei comandamenti, sulla riconoscenza, sull'attenzione ai poveri, sull'astensione da ogni forma di malvagità e di ingiustizia. Questa è l'offerta che Dio si attende. Questo il vero culto, che Gesù incisivamente descrive come "adorare Dio in spirito e verità". Ma, attenzione! Anche nell'impegno di condurre una vita secondo i dettami del vangelo si può arrivare a forme distorte. La condotta morale, la pratica religiosa possono esser ridotte a pura formalità o assunte all'insegna del "dovere" e non dell'"amore". E ancora una volta si scade così nel formalismo vuoto e insignificante. Il vero culto procede da un'esigenza d'amore e, di conseguenza, porta l'impronta della gioia: "In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, consacra con gioia la decima". Attendi tutto da Dio, ma con umile confidenza, senza pretendere di piegarlo al suo volere con il moltiplicare le pratiche di pietà e le offerte: "Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà". Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò: il mio rendere culto a Dio si riduce a "dire le preghiere", "andare a Messa", "digiunare nei giorni prescritti", o nell'offerta di una vita che va lentamente configurandosi a Cristo? Fammi gustare, Signore, la letizia di chi, guidato dall'amore, non cerca offerte sostitutive, ma si dona totalmente, sbriciolando la propria esistenza nei piccoli "sì" del momento. La voce di un Padre della Chiesa Fa' che i miei occhi vedano nel mondo soltanto la tua gloria, che le mie mani non tocchino cosa che non sia per il tuo servizio. Sentirò la tua voce e sentirò tutte le armonie che tu hai creato, cantando i tuoi inni. Fa' che usi tutte le cose per una sola ragione: per trovare la mia gioia nel darti grande gloria. Thomas Merton |