Omelia (28-05-2005)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare, ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera.
Davanti al santuario pregando la domandavo, e sino alla fine la ricercherò.


Come vivere questa Parola?
La Sapienza: penso a una montagna in cui il cielo si sostanzia nella neve abbagliante, la stessa che dà vita a ruscelli, fiumi, prati, campi, orti... Di fronte a questo soave irradiamento la libertà dovrà scegliere: o disgregarsi o presentire il battito d'ali dello Spirito che "riempie l'universo, abbraccia ogni cosa, conosce ogni voce", come la luce dell'alba quando si libera dalle tenebre.
"Del fiorire della Sapienza il mio cuore si rallegrò e il mio piede s'incamminò per la via retta". In pratica: cercare la sapienza significa cercare Dio con cuore semplice. Qui sta il cuore della pericope. Ma cercare, amare la sapienza e rallegrarsi alla sua luce è possibile solo se la nostra vita è seriamente orientata verso Dio in ogni istante. Ciò significa non dare mai nulla per scontato nella fede, né cullarsi nella presunzione di sapere già quanto invece è perennemente avvolto dal suo mistero. Significa santa inquietudine e ricerca di Lui: "Chinai un poco l'orecchio per riceverla; vi trovai un insegnamento abbondante".
Si tratta dunque di vivere per sé e contagiare altri della stessa inquietudine santa: ricerca senza sosta del volto nascosto del Padre, ascolto attento della sua Parola. E' importante che io prenda in mano la mia vita qui e ora e, alla luce dello Spirito Santo, mi chiedo: proprio adesso sto cercando Lui?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, voglio dare pieno ascolto alla Parola che mi salva, affinché lo Spirito ravvivi in me il desiderio della Sapienza perché possa ogni giorno trovarla nella purezza di una vita semplice.

Donami, Signore di cercare assiduamente la tua sapienza nel silenzio di una preghiera fiduciosa e costante.

La voce di un poeta
Io cerco te, soltanto te:/ il mio cuore lo ripete senza fine./ Sono falsi e vuoti i desideri /che continuamente mi distolgono da te. /Come la notte nell'oscurità /cela i desideri della luce, /così nelle profondità del mio inconscio/ risuoni il grido: Io cerco te, soltanto te.
Tagore