Gv 15, 26-27

Come vivere questa Parola?

"Con me fin dal principio..." mi piace pensare che questa parole di Gesù non si riferiscano solo al tempo terreno e che quindi siano solo per gli apostoli che stavano con lui dai primi momenti della sua vita pubblica. Vorrei immaginarmi quello "stare con me fin dal principio" come l'arché, l'origine di tutte le cose; quella situazione fuori dal tempo dove il Padre genera il Figlio e dai quali procede lo Spirito. La situazione dove ad un certo punto abbiamo avuto origine anche noi. L'eternità. Poi ciascuno di noi entra nel tempo, nella realtà dove sembra che si annebbi il ricordo dell'arché che ci ha creati. Nel tempo ad un certo punto, arriva il Figlio perché la memoria del "principio" si ravvivi. Il Figlio però non rimane nel tempo; dopo poco ne esce e gli si avvicenda lo Spirito, che rimane. Rimanendo testimonia che la vita del Figlio, la sua presenza nel mondo era reale, quasi come a svegliare da un sogno noi, che nel tempo ci siamo sempre, e riaccendere, sempre in noi, la memoria di quell'origine. Questo è il nostro tempo: lo Spirito parla a noi, parla in noi e ci insegna chi siamo e chi è Dio. Lo fa perché insieme condividiamo queste certezze e in base a questa trasformiamo la nostra vita, rendendola testimonianza di amore.

Signore, la fede in noi sia sempre alimentata dalla presenza dello Spirito accolto, amato, ascoltato.

La voce di Papa Francesco (Gaudete et exultate)

"Per un cristiano non è possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un cammino di santità, perché «questa infatti è volontà di Dio, la vostra santificazione» (1 Ts 4,3). Ogni santo è una missione; è un progetto del Padre per riflettere e incarnare, in un momento determinato della storia, un aspetto del Vangelo."

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it