Commento su Mc 9,29
«Questa specie di demoni non si può scacciare in alcun modo,
se non con la preghiera»
Mc 9,29
Come vivere questa Parola?
Gli apostoli sono depressi. Si è presentato a loro un padre con un figlio, posseduto da uno spirito muto, che da anni soffre di convulsioni e "quando lo afferra lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce". Il padre ha chiesto la guarigione del figlio, ma gli apostoli non sono riusciti a fare nulla. Invece Gesù, appena arriva, lo risana tra la meraviglia di tutti. Entrati in casa, i Dodici chiedono al Maestro il perché della loro inefficienza. E lui risponde con un'asserzione potente, che non può essere presa in modo qualunque. Indica il vero senso della preghiera, cioè il riconoscere che Dio solo può, là dove cessa ogni umano potere. Quando, come il padre dell'indemoniato, siamo capaci di dire:" Credo, aiutami nella mia incredulità". Solo allora si può parlare di preghiera. "Veramente la potenza è allora del solo Gesù. Egli solo è il Signore".
La mia preghiera continua di questo giorno sarà come quella del padre dell'indemoniato: "Abbi pietà di me Signore".
La voce di un filosofo
"Pregare per qualcuno significa essere presenti contemporaneamente a Dio e all'uomo, realizzando un perfetto equilibrio fra questi due amori."
G. Thibon
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com