Omelia (28-05-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 10,17-27

"In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro... Gesù gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!» Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni..."

Mc 10,17-27


Come vivere questa Parola?

Al giovane ricco, che ha già vive una vita secondo la Legge (dice di aver osservato i comandamenti fin dalla giovinezza: cf. Mc 10,20), Gesù propone un ulteriore avanzamento nella perfezione: "Va, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo, poi vieni e seguimi" (Mc 10,21), ma il giovane, attaccato alle ricchezze, non accetta la proposta.

Come il giovane ricco, tutti noi - secondo la specifica vocazione diversa per ciascuno - siamo chiamati a seguire Gesù, a non attaccarci alle ricchezze: su ognuno di noi Gesù fissa il suo volto e ci ama (cf Mc 10,21; cf anche Gv 1,24 per la chiamata di Simon Pietro). Ciascuno di noi deve consegnare la sua vita a Gesù, a non porre la sua fiducia nelle ricchezze (che possono essere il denaro, il potere, la cultura,...).

Se per la nostra vita è essenziale la relazionalità, dobbiamo metterci a disposizione degli altri, per aiutarli, per riconoscere e sviluppare i doni di ciascuno a favore di tutti: in una parola essere caritatevoli verso ogni persona, perché il giudizio sarà sull'amore e sulla misericordia che avremo manifestato verso tutti.


La voce del Papa s. Giovanni Paolo II

"Siate aperti all'ascolto della voce di Cristo in voi. La vostra vita terrena è un'avventura e un rischio a senso unico: (...) essa può diventare benedizione o maledizione".

Pellegrinaggio a Monaco, Messa per i giovani 19 novembre 1980


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it