Commento su Mc 10,17-27
"In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro... Gesù gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!» Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni..."
Mc 10,17-27
Come vivere questa Parola?
Al giovane ricco, che ha già vive una vita secondo la Legge (dice di aver osservato i comandamenti fin dalla giovinezza: cf. Mc 10,20), Gesù propone un ulteriore avanzamento nella perfezione: "Va, vendi ciò che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo, poi vieni e seguimi" (Mc 10,21), ma il giovane, attaccato alle ricchezze, non accetta la proposta.
Come il giovane ricco, tutti noi - secondo la specifica vocazione diversa per ciascuno - siamo chiamati a seguire Gesù, a non attaccarci alle ricchezze: su ognuno di noi Gesù fissa il suo volto e ci ama (cf Mc 10,21; cf anche Gv 1,24 per la chiamata di Simon Pietro). Ciascuno di noi deve consegnare la sua vita a Gesù, a non porre la sua fiducia nelle ricchezze (che possono essere il denaro, il potere, la cultura,...).
Se per la nostra vita è essenziale la relazionalità, dobbiamo metterci a disposizione degli altri, per aiutarli, per riconoscere e sviluppare i doni di ciascuno a favore di tutti: in una parola essere caritatevoli verso ogni persona, perché il giudizio sarà sull'amore e sulla misericordia che avremo manifestato verso tutti.
La voce del Papa s. Giovanni Paolo II
"Siate aperti all'ascolto della voce di Cristo in voi. La vostra vita terrena è un'avventura e un rischio a senso unico: (...) essa può diventare benedizione o maledizione".
Pellegrinaggio a Monaco, Messa per i giovani 19 novembre 1980
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it
|