Omelia (10-06-2018)
don Marco Pozza
Satana è finito. "Tiè, beccati questa!"

Satana, la latrina più lurida che esista al mondo, è finito: specializzatosi nei colpi-di-coda, stavolta è giunto ai titoli di coda delle sue misere scorribande. Più che morto è smascherato, doppia-morte per lui: nessun pipistrello ama la luce. Indispettitosi, affitta dei cervelli per spargere le ultime dicerie sul conto di Cristo, l'avversario che non gli concederà mai di prender sonno la notte: «È fuori di sè (...)È posseduto da uno spirito immondo». La diagnosi della perizia psichiatrica è firmata dai teologi saputelli di Gerusalemme, i soliti scribi e farisei: tanto fumo, poco arrosto. L'aiuto inaspettato, però, giunge da Nazareth: sono i suoi, quelli di casa sua, che lo trattano da matto. "Tutti ridono dei matti in piazza, purché non siano della loro razza" dice un proverbio della mia terra. È anche la sua razza a dargli del matto, Madre compresa, quella (ma)Donna che così tanto lo adora: «Giunsero sua madre e i suoi fratelli». Nemmeno la Madre Lo capisce: Cristo è il più solo di tutti i solitari della storia, il più incompreso di tutti i geni, il più criticato di tutti i profeti. C'è una Madre che non capisce il Figlio: l'ha allattato, carezzato, lusingato e guardato. S'è lasciata fare le medesime cose da Lui, figlia del figlio: il più alto controsenso della storia umana. Eppure, quest'oggi, Maria è tra quelle che pensa che Lui sia matto, che sia andato fuori-di-testa. A Cafarnao, tappa di partenza della sua avventura di predicatore, Cristo è un uomo solo al comando.


Lo attaccano gli amici, quelli di casa-e-bottega, gli avversari avversi. Dicono - non san già più cosa dire, ed è solo l'inizio - che è al soldo di Satana, proprio Lui che è venuto al mondo per prendere per i fondelli Satana, irridendone la sua misera potenza. A Iddio dicono che è Satana, perché Satana vuol far credere a tutti che è lui Dio. È la specialità del buffone, nato per vendere merce tarocca ai suoi clienti: li abbindola, rapisce i loro cuori, svuota le tasche e poi non risponde alle chiamate in caso di incidente. È un pirla, Lucifero, un emerito pirla: un pirla intelligentissimo, però. Vuole a tutti i costi arruolare nella sua scuderia il Meglio che c'è in circolazione, il Cristo-inarrestabile, quello che è appena partito. "Dite che è dei miei, spargete voce che l'ho mandato io, fate capire alla gente che Gli riesce di cacciare i demoni perché li conosce benissimo, essendo anche lui uno di loro". Cristo-demonio: è questa la diceria di Satana. Più l'altra: Demonio-Dio. Impossibile far la guerra agli ignoranti: prima ti portano al loro livello e poi, per la loro esperienza sul campo, ti battono. Lui, Cristo, ha pazienza da vendere: non con Satana - "Odierai il Satana tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutte le tue forze" - ma con quelli che, imbelli, cadranno tra le sue moine. È per questo che Cristo, stavolta, tenta la ricucitura. Ago-e-filo invece che l'aratro: «Egli li chiamò e con parabole diceva loro». Tenta di prendere i nemici e di farli suoi amici: di aprire loro gli occhi, di mostrare loro la fallacia del ragionamento, di farli riprendere dall'anestesia del Demonio. Di riaccendere in loro il cervello.


Niente da fare, è come versare acqua in un crivello. E siamo solo agli inizi. È per questo che Marco - evangelista senza poesia addosso, coi piedi ben saldi a terra - mette questa pagina all'inizio del suo Vangelo: "Lettore, che tu non pensi che questa sia una storia all'acqua di rosa, una soap-opera, una serie televisiva da prima serata. Questa è una faccenda assai seria, d'amore e di incomprensione folle". Esattamente così: Lui ha appena aperto bocca e già gli dicono che è un uomo paradossale, ambizioso, squinternato. Assatanato: "Dio è un assatanato!" dice il gorilla di Satana per confondere le acque. Cristo, povero-Cristo, ci prova ad usare logica con gli illogici: «Come può Satana sconfiggere se stesso?». Non hanno logica i loro discorsi, però attecchiscono in velocità: nessuno dimentichi il fatto che anche Satana ha i suoi miracoli, le sue parabole, la sua buona-notizia di male. Cristo non ci cade, li lascia ai loro discorsi: alza il ritmo, prosegue dritto.

Satana è finito. Non gli resta che spargere zizzania, povero vecchio diavolo.