Omelia (31-05-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore.

Come vivere questa Parola?
Questa è la prima beatitudine che incontriamo nel Vangelo. E' rivolta da Elisabetta a Maria Santissima, quando la vergine, subito dopo l'annuncio dell'angelo, se ne va sollecita dalla vecchia cugina che, nella sua età avanzata, aspetta – come lei – un figlio.
E', sostanzialmente, l'elogio più bello che vien fatto a Maria, insieme all'altro, indirizzato a Lei da Gesù. Quando una donna a gran voce in mezzo alla folla gli aveva gridato: "Beata colei che ti fu madre", Egli aveva affermato: "Beati piuttosto quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica". Sono due espressioni che si completano reciprocamente e danno il senso profondo dell'esser "beato", cioè della gioia profonda del cuore che si fida pienamente del Signore. Si tratta di entrare nella traiettoria di Maria che ascolta la Parola e si fida di quello che è promesso. Per questo corre a realizzare quanto la Parola le comanda: l'amore come dono di sé, come servizio.
Nella mia pausa contemplativa, oggi, contemplerò Maria come donna dove l'ascolto e il sollecito andare verso chi ha bisogno del suo dono sono legati ad un atteggiamento di profonda fede-fiducia-abbandono. Verbalizzerò: Aiutami, o Maria, a fidarmi di Gesù operando quello che la Parola ogni giorno mi dice.

La voce di un grande poeta
"E' mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare. / Madre di Gesù Cristo, io non vengo a pregare.
Non ho nulla da offrire e niente da chiedere. / Vengo solamente, o Mamma, a guardarvi.
Guardarvi, piangere di felicità, sapere / che sono vostro figlio e che voi siete là.
Non dire nulla, guardare il vostro viso / e lasciar cantare il cuore col suo linguaggio.
Perché voi siete bella, perché voi siete immacolata, / la creatura come uscita da Dio
al mattino del suo splendore originale / perché voi siete la madre di Gesù Cristo,
che è la Verità nella vostre braccia."
Paul Claudel