Commento su Mt 7, 17-18
"Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni."
Mt 7, 17-18
Come vivere questa Parola?
La metafora dell'albero si riferisce chiaramente alla vita di ognuno di noi. I frutti che possiamo produrre dipendono esclusivamente da quello che siamo nel profondo di noi stessi. Se conserviamo pensieri cattivi non riusciamo a esprimere gesti buoni. Se, invece, abbiamo un cuore buono le nostre relazioni si esprimeranno in accoglienza e misericordia verso noi stessi e gli altri. Ancora una volta, il Maestro ci conduce a visitare le profondità del nostro essere e a capire quale tipo di albero siamo. Il compito del cristiano, quindi, è di fare discernimento sulla propria vita, le sue emozioni, i suoi sentimenti e tagliare ciò che non va dando spazio ai germogli di bene che diventeranno frutti gustosi.
Nella preghiera chiediamo al Signore Gesù di custodirci e di farci crescere come albero buono che dona frutti di pace.
La voce del cardinale Martini
"L'unico modo di "fare Chiesa" è quello di farci servi gli uni degli altri, e la prima tecnica apostolica è la bontà di cuore tra noi."
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com