Omelia (02-09-2018)
don Luca Orlando Russo
La Tradizione e le tradizioni

Ciascuno di noi che gli piaccia o no è fortemente condizionato nel suo agire da ciò che il contesto culturale nel quale è immerso gli ha trasmesso. Il complesso dei valori e delle consuetudini sono delle regole così profondamente radicate in noi che è praticamente impossibile non esserne condizionati. Quanta parte hanno nelle nostre scelte le parole o, ancora di più, i comportamenti di coloro che fanno parte del nostro mondo e a cui abbiamo dato e diamo la nostra fiducia? La responsabilità che ogni nostra parola e ogni nostro gesto ha sugli altri è enorme! Dire una parola o compiere un gesto ha un enorme valore sulla vita di altri. Le tradizioni, ovvero quel complesso di parole e gesti che facciamo nostre o che ignoriamo, finiscono per avere un impatto non trascurabile sulla vita di chi entra in relazione con noi. Gesù è consapevole di tutto ciò, sa che ci sono tradizioni che allontanano dalla verità e che generano convinzioni che non rendono la vita migliore. Il brano del vangelo di questa domenica è un invito a riflettere su ciò che può cambiarci la vita e su ciò che genera illusione. Essere convinti che mangiare un cibo piuttosto che un altro ci possa rendere persone migliori, è una illusione. Ciò che avvelena la vita - dice Gesù - e la rende un inferno alberga nel nostro "cuore" e non sarà certo un cibo a poter cambiare le cose. Attenti quindi a non passare molto tempo ad osservare tradizioni che illudono, meglio metterci in ascolto di una Parola, di una Tradizione che può cambiarci dal di dentro e può aiutarci a non lasciarci condizionare dal male che ci abita.