Omelia (16-09-2018) |
don Roberto Rossi |
Perdere e Salvare Che cosa pensa la gente? Che cosa penso io? Quali sono le opinioni, le mode, i condizionamenti nella vita fra le persone? Una mamma, con molto dolore e molta chiarezza mi parla dei suoi due ragazzi, 18 e16 anni. Hanno smesso di frequentare la chiesa, quasi sfoggiano il fatto di essere atei, pur avendo avuto una educazione cristiana e tanto impegno e buona testimonianza da parte dei genitori. Questa mamma esclama: c'è solo l'apparire, i ragazzi vivono per farsi vedere, sembrano che valgano solo per quello che dicono gli altri su di loro; così vestono, così hanno l'ultimo smartphone, così si allineano alle idee della massa, in una società che fa di tutto per togliere Dio dalla cultura e dalla vita delle persone, dal cuore dei giovani. Torna allora molto importante il discorso di Gesù: a Pietro, che pur ha professato la sua fede, ma che non riesce a capire il valore del sacrificio di Cristo, Gesù dice: "Sta dietro di me, tu sei per me un tentatore, perché tu non pensi secondo Dio ma secondo gli uomini". Il mio pensiero, il nostro pensiero, è secondo Dio o è allineata dalle idee della massa, inquinato dalla mentalità consumistica, impoverito e annullato dalle filosofie del vuoto. Anche oggi, si vuole rifiutare e ci si ribella, di fronte ad ogni forma di sacrificio, di sofferenza, di impegno, di rettitudine. Non si capiscono i problemi dei sofferenti, dei poveri, delle persone che affrontano la vita con difficoltà indescrivibili. Sembra che l'importante sia solo divertirsi, avere tante cose, fare i propri interessi, credendo di trovare così felicità e realizzazione della propria vita. Non ci si accorge che si rimane chiusi nel proprio egoismo, nelle proprie idee e in preconcetti, in un adeguamento alla schiavitù nella quale si cade seguendo logica del consumismo. Questo è il pensiero degli uomini. Questo non è il pensiero di Dio. Gesù, proprio perché ci vuol bene, come ogni papà e mamma saggi, come ogni educatore sapiente, ci parla al cuore e ci presenta la sua vita e i suoi insegnamenti, che sono all'opposto della mentalità mondana, per la vera gioia profonda del cuore, per la felicità e la piena realizzazione della vita, non solo su questa terra, ma soprattutto per l'eternità. "Sono venuto, perché abbiate la vita e l'abbiate in abbondanza. Vi dico queste cose perché abbiate la mia gioia e la vostra gioia sia piena". Gesù dice nel suo amore: "Chi vuole salvare la propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo la salverà". Perdere e salvare: questo lo comprendiamo soprattutto se ci poniamo dalla prospettiva finale ed eterna della nostra vita. Ma lo comprendiamo anche se ci mettiamo a vivere e a sperimentare questo stie e questa donazione. Se io rinuncio a me e penso gli altri, li amo, li aiuto, dono me stesso e le mie doti per la vita dei miei fratelli: questa è già gioia grande, nella vita di ogni giorno: "non c'è amore più grande, di chi dalla vita per i propri amici. C'è più gioia nel dare che nel ricevere". La cosa bella e grande è questa: che proprio nel mondo delle falsi luci dei miraggi umani e della mentalità mondana, ci sono persone, giovani e adulti, ragazzi e bambini, che costruiscono così la propria vita, con amore grande a Dio e con amore sincero e gioioso verso il prossimo. Afferma papa Francesco: "Questi sono i santi della porta accanto, i santi della vita ordinaria di ogni giorno. È l'amore la realtà che illumina, dà pace, rende felici, nella vita e nelle azioni di ogni nostra giornata. |