Commento su Es 23,20
«Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato»
Es 23,20
Come vivere questa Parola?
Queste parole sono tratte dall'Esodo: un libro che, con quelli di Genesi e Deuteronomio, narra ciò che vissero gli antichi Patriarchi, durante il lungo e travagliato itinerario verso la terra promessa.
È interessante cogliere quanta premurosa cura Dio ebbe per l'uomo. Ce lo dice anche questa attenzione del Creatore che invia un Angelo, perché l'uomo non abbia a sentirsi solo e a scoraggiarsi durante il cammino.
Certo, è consolante anche per noi pensare che fin dalla nascita, un Angelo (invisibile agli occhi ma benefico nel cuore) è con noi sempre.
Un giorno mi senti dire da un amico: Che bisogno c'era di creare gli Angeli custodi; non ne vedo il senso.
Gli ho risposto che necessità c'era di creare il mughetto e la viola mammola? Non bastava la rosa? Quella dell'Angelo custode è un'iniziativa, dono di Dio perché possiamo essere aiutati a vivere in pienezza quello che Dio, nel suo amore senza limiti, ha escogitato per noi. Preghiamo dunque il nostro Angelo Amico! Ci aiuterà a essere più sensibili, nel nostro cammino esistenziale, a percepire tutta la realtà buona che ci circonda.
Quante cose belle ci aiuterà a vedere bene e a goderne! Sì, i giorni di sole, ma anche quelli di nubi e di pioggia. Ci aiuterà nella visita a opere d'arte, a godere dell'arrivo di un amico. Tutto è dono, è bene visibile; ma anche l'invisibile Angelo che sta con ciascuno di noi sempre, è un tratto della tenerezza di Dio Padre a nostro riguardo.
Angelo mio, aiutami a discernere il bene, e a decidermi di compierlo con la grazia di Dio.
La voce un grande poeta orientale
"Io credo che siamo liberi, entro certi limiti. Eppure sono convinto che c'è una mano invisibile, un Angelo guida, che in qualche modo, come un'elica sommersa, ci spinge avanti"
Rabindranath Tagore
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org