Commento su Gal 6,15
«Non è la circoncisione che conta né la non circoncisione, ma la nuova creatura»
Gl 6,15
Come vivere questa Parola?
Il vecchio mondo, aggrappato a una vecchia mentalità e a vecchie usanze sta così a cuore a tante persone che ogni novità le sconcerta, le rattrista, le fa perfino cadere in depressione.
Così, ai tempi di Gesù, molti non potevano arrendersi all'idea che la circoncisione avesse fatto il suo tempo. Era infatti un rito che attestava l'appartenenza del bimbo circonciso al popolo d'Israele e dunque a quell'antica Alleanza a cui il popolo era fedele. Gesù però, come egli stesso disse, non era venuto per abolire l'Alleanza con Dio, piuttosto per renderla nuova. Egli s'impegno talmente in questo rinnovamento da "certificarlo" con la sua Passione Morte e Risurrezione.
Per questo è in Lui che noi diventiamo "nuova creatura".
Gesù sapeva bene che il suo Vangelo è paragonabile al "vino nuovo": qualcosa che ravviva e dà tono, ma va conservato in otri nuovi.
Otre nuovo non è forse quelle nuove strutture che lungo i secoli la Chiesa viene rinnovando?
Signore, fa' che come il grande poverello d'Assisi San Francesco giullare di Dio, ogni giorno vivificato del buon vino della tua Parola, io accetti nella mia vita e in quella di Amici e conoscenti quel che è novità di strutture consone a renderci nuove creature in un mondo in cui siamo chiamati a vivere l'eterna verità dell'amore di Dio, dentro le novità volute da Lui, per aprire meglio ai fratelli, oggi, la perenne novità del Vangelo.
La voce San Francesco D'Assisi
"Laudato sii mi Signore per tutte le tue creature"
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org