Omelia (10-10-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc. 11, 1-4

«Quando pregate, dite Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

Lc. 11, 1-4

Come vivere questa Parola?

Luca ha posto l'insegnamento di Gesù, non su una collina, durante il discorso inaugurale di Gesù, come fa Matteo (Mt 5,1-7,29), ma sulla strada per Gerusalemme (Lc 9,51-19, 46), dopo aver lui stesso pregato (Lc 10,21-22) e dopo aver lodato Maria di Betania per aver scelto "l'unica cosa necessaria" (Lc 10,42). Cioè, Gesù realizza ciò che insegna e insegna ciò che fa: se l'unica cosa necessaria è quella di ascoltare Dio, questa è la prima cosa da fare. E insegnando ai suoi discepoli a pregare ha trasformato la preghiera in un elemento integrante della sequela.

Se dunque prego l'Abbà, il tenerissimo Padre mio e dei fratelli, se chiedo a lui che sia glorificato come si conviene e che il suo regno di giustizia, d'amore e di pace venga anche attraverso la mia piccola vita, certo avrò la forza per diventare sempre di più, nella porzione di chiesa in cui vivo, quel che oggi sono chiamato a essere.


Concedici Signore di pregare come tu ci hai insegnato e di vivere l'ardente petizione: «Venga il tuo regno», che è verità e libertà di Dio e dell'uomo. Donaci di pregarla con tale perseveranza che diventi non solo il respiro desiderio del cuore, ma anche il coraggio e l'impegno liberante di tutto il nostro modo di agire e di rapportarci con quanti, come noi, saranno chiesa in cammino verso gli splendori del Regno.


La voce di un biblista, teologo, pastore italiano

"L'educazione alla preghiera consiste sia nel cercare di favorire quelle condizioni che mettono la persona in stato di autenticità, sia nel cercare dentro di noi la voce dello Spirito che prega, per dargli spazio, per dargli voce."

Carlo Maria Martini


don Pascual Chàvez, SDB - info@sanbiagio.org