Omelia (17-10-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 11, 45

«Maestro, dicendo questo, tu offendi anche noi»

Lc 11, 45


Come vivere questa Parola?

Gesù continua la sua predicazione senza peli sulla lingua, denunciando gli atteggiamenti e comportamenti atei, solo rivestiti di religiosità. Si rivolge ai Farisei e mette in luce come quell'ateismo dilagante ed evidente dal loro agire sfiori anche l'ingiustizia.

Un gruppo di farisei, anche dottori della Legge, si offende ed esprimendolo mette in risalto come Gesù stia attaccando uomini di Dio.

Gesù non si ferma e risponde alla dichiarazione di offesa mettendo in luce un altro aspetto ingiusto dei presunti uomini di Dio: interpretare la Parola di Dio in modo moralistico, traducendola in mille precetti da rispettare e svotandola di vita e senso.


Signore, difendici dal fondamentalismo e dal moralismo che ci allontanano dalla fede e ci fanno vedere con occhi malvagi la vita e la creazione.


La voce di papa Francesco

Oggi vorrei soffermarmi a considerare questo rapporto così speciale che Gesù ha con la folla. La gente lo segue e lo ascolta perché sente che parla in un modo diverso, con l'autorità che deriva dall'essere autentici e coerenti, privi di ambiguità e secondi fini. C'è gioia e allegria quando ascolta il Maestro. La gente benedice Dio quando Gesù parla, perché il suo discorso include tutti, ne fa persone e li rende popolo di Dio. Avete notato che solo gli scribi e i farisei, che Gesù taccia di ipocrisia, chiedono sempre: "A chi dici questo? lo dici per noi? Dicendo questo tu offendi anche noi!". La gente non fa di queste domande, anzi desidera che la Parola sia per lei. Sa che è una Parola che fa bene, che guarisce, migliora, purifica chi dice "questo è per me".


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it