Omelia (26-10-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 12,54-59

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: "Arriva la pioggia", e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: "Farà caldo", e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l'aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?

Lc 12,54-59


Come vivere questa Parola?

Impieghiamo la maggior parte del tempo a concentrarci sulle cose esteriori, siamo oltremodo estroflessi a prevedere e ad analizzare e pioggia, nuvole, vento, condizioni atmosferiche... Perfino cavillosi e perfezionisti, nel produrre dati e proporre letture del reale, non ci rendiamo conto la nostra attenzione è circoscritta su un oggetto tenuto ben lontano dall'humus esistenziale da cui scaturiscono le azioni e le scelte profonde. Abbiamo tutto, ma rischiamo di perdere noi stessi! Ci sporgiamo fuori di noi per mancanza di coraggio nel ritornare dentro di noi, dove il clima è sempre molto variabile. Il nostro cuore è terra contesa fra bene e male, e nell'attesa dell'inevitabile processo abbiamo l'opportunità di verificare nei rapporti con il prossimo la variabilità della mia condizione interna. Mio giudice sarà il fratello, quando giudicherà se sono stato capace di accogliere il suo bisogno di amore!


Cerco di abituarmi, con cura e anche con sacrificio, a notare in che modo interagiscono i miei problemi relazionali con la mia condizione interiore e il mio stato d'animo: forse le cause dei assensi e delle asperità stanno dentro di me, e non fuori.


La voce di un Maestro di Spiritualità

"Coloro che si intendono di agricoltura e di coltivazione di alberi da frutta assicurano che se si incide una parola su una mandorla intatta e poi si rimette nel suo nocciolo, si richiude e si salda a perfezione, e si pianta, tutte le mandorle che produrrà l'albero che ne nascerà porteranno scritta la parola incisa nella mandorla piantata"

San Francesco di Sales, Filotea, cap. XXIII.


don Enrico Emili - enricoemili@tiscali.it