Omelia (11-06-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento 2Cor 5,14 Dalla Parola del giorno L'amore del Cristo ci spinge. (2 Cor 5,14) Come vivere questa Parola? Il passo della prima lettura di oggi è come un vortice che ti afferra e ti risucchia verso il suo centro: l'AMORE. Di qui muove i passi l'apostolato. Di qui emerge quella "novità" a cui avevano già accennato i profeti: "Ecco, nasce una cosa nuova: non ve ne accorgete?". Sì, chi si lascia ghermire da questo fuoco d'amore dirompente che è il Cristo, diviene una "creatura nuova", capace di conformare la sua esistenza alle esigenze della morale evangelica, indicate nel vangelo proposto dalla liturgia odierna. La riconciliazione diviene allora non solo possibile, ma una necessità inalienabile. Riconciliazione accolta quale dono di Dio che chiude definitivamente con un passato tenebroso, perché segnato dal peccato; riconciliazione offerta ai fratelli, verso cui ci si sente impegnati a fare il primo passo. E la novità di una vita segnata dall'amore dilaga nel mondo, tutto ringiovanendo, tutto riportando al suo principio. Un compito che oggi è affidato a noi, cristiani del XXI secolo. No, non abbiamo il diritto di piangere su una società in decadimento. Tanto meno abbiamo quello di lasciarci andare, rinunciando a batterci per l'avvento del Regno di Dio. L'amore ha fatto irruzione nel mondo con il Risorto. Non è una bella favola da raccontare ai bambini o un nostalgico rifugio per pusillanimi. No! Cristo-Amore è risorto: questa la novità che ci ha investiti. Questa la novità che deve impregnare la nostra vita, trasformandola in un dono di amore, sbriciolato nei piccoli e quotidiani gesti del nostro vivere. Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò nella gioiosa consapevolezza dell'amore del Cristo che è morto "per me", "per mio amore" e per me è risorto. Assaporerò questo germe di vita nuova che ha immesso in me e che, come una polla di acqua sorgiva, mi urge dentro, spingendomi a gesti carichi di novità, perché carichi di amore. La certezza del tuo amore, o Signore, mi spinga su vie di novità, trasformando il mio vagare in questo mondo in una consapevole marcia verso il trionfo della vita. La voce del Papa Dio fa generosamente offerta di se stesso. Se la misura di Dio è la sovrabbondanza, anche per noi niente dovrebbe essere troppo per Dio [...]. Nella putrefazione delle ideologie, la nostra fede dovrebbe essere di nuovo il profumo che riporta sulle tracce della vita. Benedetto XVI |