Commento su Mc. 10, 2-16
«Ma dall'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina... Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e i due saranno una carne sola. Sicché non sono più due ma una carne sola».
Mc. 10, 2-16
Come vivere questa Parola?
Pagina celebre nella tradizione cristiana questa del dibattito tra Gesù e i farisei sul divorzio, celebre anche per la delicatezza della questione e per i suoi risvolti umani, come lo abbiamo visto nell'ultimo sinodo sulla famiglia e che ci donò l'Esortazione apostolica Amoris laetitia, la gioia dell'Amore.
Gesù non entra nella discussione, ma ci riporta «all'inizio della creazione», cioè al progetto fondamentale che Dio aveva in mente quando creò l'uomo e la donna. Dio aveva sognato per la coppia un'unità assoluta. Questo è il sogno di Dio per l'uomo e la donna.
Il matrimonio cristiano, proprio perché segno dell'amore infinito di Dio, non può essere ridotto a un contratto pur impegnativo ma deve essere considerato come una vocazione decisiva: l'amore che trasforma sesso ed eros in una comunione perfetta, in un segno vivo dell'amore divino.
Grazie, Padre, perché ci hai creati ad immagine tua e per essere simili a Te che con il Figlio e lo Spirito Santo siete una Famiglia. Fa' che attraverso l'amore possiamo fare realtà il tuo sogno. Che non sia mai l'egoismo a prevalere su di noi e che volta per volta, come ha fatto Gesù, possiamo tornare al tuo meraviglioso disegno originale. Amen.
La voce di uno scrittore filosofo e teologo danese
"Il matrimonio è, e resterà sempre, il viaggio di scoperta più importante che l'uomo possa compiere."
S-ren Kierkegaard
don Pascual Chàvez, SDB - info@sanbiagio.org