Omelia (17-06-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 2cor 8,8 Dalla Parola del giorno Non parlo per farvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri. Come vivere questa Parola? Com'è significativo che fin da questi antichi insegnamenti alle prime chiese, da parte dell'autore sacro ci sia tanta concretezza! Paolo dice dunque ai Corinzi (ma anche a noi, oggi!) che la fede non è solo gridare al cielo "Signore, Signore!" L'amore è sincero quando non è una gonfiatura di parole. Va messo alla prova! Così come è messo alla prova nel crogiuolo l'oro per vedere se è tale o se si tratta di falsificazioni. E qual è la prova? Che cosa rende evidente che in me l'amore di Dio e del prossimo non sono realtà libresche e belle idee solamente? Quando ci si prende cura degli altri. Quando si ha premura per le loro necessità. Lo so, a questo punto può insorgere la soluzione spiccia, superficiale. Beh, allora rimbocchiamoci le maniche, diamoci volontariamente al bene dei bisognosi: questa è la fede-amore che conta. Tutto il resto è carta straccia o retorica illusione. No! Troppo spesso, facendo in tal modo, ci si svuota nell'attivismo. Si diventa, nel migliore dei casi, dei buoni operatori sociali, ma la nostra e altrui fame del profondo non trova risposta. E ci si perde. Oggi, nella mia pausa contemplativa, prendo a ruminare a lungo e a gustare col palato del cuore questa frase della lettura odierna: "Conoscete la grazia del Signore Gesù: da ricco che era si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi della sua povertà". Mio Signore che hai abbracciato la povertà della condizione di uomo, di donna, Tu l'hai arricchita infinitamente questa condizione, questo mio essere uomo/donna in cammino su questa terra. E proprio il tuo aver sposato la povertà umana fino all'estrema povertà della morte in croce è diventato mia ricchezza, mia forza. Ecco, è di questa ricchezza che io voglio vivere pregando e prendendomi cura dei miei fratelli, delle mie sorelle. Che io abbia premura di farmi carico di loro per amore, ma dopo aver pregato per me e per loro. La voce di un grande dottore della Chiesa La carità muova il tuo cuore e ti faccia agire non per ostentazione, ma per sovrabbondanza di misericordia venuta dal fondo di te stesso e ti renda attento alla miseria del tuo fratello! S. Agostino |