Omelia (18-11-2018)
don Nazareno Galullo (giovani)
Se guardo il mondo da un oblò....vedo la Luna

Una bella canzone di Gianni Togni (degli anni '80) ad un certo punto dice:

"Luna non essere arrabbiata dai non fare la scema

il mondo è piccolo se visto da un'altalena

sei troppo bella per sbagliare

solo tu mi sai capire...Luna!".


Qualche giorno fa, sbagliando la fermata dell'autobus (sceso cioè in anticipo) mi sono ritrovato a camminare su un marciapiede al buio delle ore 18 di questo mese di novembre, e pensavo: ah, se ci fosse la Luna ad illuminare questa strada.

L'esperienza di andare a pescare al mare d'inverno, e vedere i riflessi della Luna sulla spuma del mare, è una cosa stupenda e bellissima.

E allora, questa Luna che si oscurerà, così come dice Gesù nel vangelo, è per me il segno più forte di questo discorso.

Perché la notte - che è il simbolo anche del male - senza la Luna, e sapendo che la Luna non sarà mai più luminosa, né mai più un quarto di Luna sarà luminoso, mette tristezza.


Ma possibile che Gesù, che ha proclamato pace, amore, giustizia, misericordia, possa proclamare queste cose "disastrose"?

Chiariamoci le idee: il linguaggio di Gesù si chiama "apocalittico" e cioè parla di cose importante che accadranno alla fine del mondo, catastrofi incredibili, uno sconvolgimento totale. Se ci fermassimo solo a questi segni, io direi a Gesù due paroline dure: ma che mi prendi in giro? Hai parlato di vita eterna e mi parli di distruzione, di cataclismi e di fine del mondo?

Meno male che, in mezzo a questi "disastri" che devono accadere "appare" il FIGLIO DELL'UOMO che viene sulle nubi con la gloria. E quindi, okay, le paroline dure non hanno senso e piuttosto Gesù vuol dirci che anche se accadranno cose sconvolgenti (perché tutto cambierà) apparirà il "FIGLIO DELL'UOMO" con una potenza enorme e con i suoi angeli.

FIGLIO DELL'UOMO? Chi sarebbe? E' Gesù stesso, che apparirà e che cambierà la nostra storia.

La nostra storia cambierà: alla faccia della frase "qua si è sempre fatto così", la storia cambierà. Cambierà il modo di pensare, cambieranno le situazioni, cambierà questa città, cambierà questo mondo, passeranno le cose di questo mondo, ma Gesù sarà sempre, non passerà.


Questa parola ci invita a non perder di vista Gesù anche quando le cose di questo mondo saranno sconvolgenti e diverse, anche quando tutto ci invita ad "aver paura", c'è Gesù. Gesù non è soltanto morto, ma anche Risorto. Se "apparirà sulle nubi" significa che verrà da una dimensione che non è questa terrena. Verrà, in un qualche modo. Questo mi porta serenità: so che c'è, e ci sarà sempre: di chi o di che cosa aver paura?

Allora questo linguaggio "apocalittico", in fondo, non fa paura; si capisce: come aver paura se Gesù è con noi?