Omelia (18-06-2003)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento 2Cor 9,7

Dalla Parola del giorno
Dio ama chi dona con gioia.

Come vivere questa Parola?
L'esortazione di Paolo ai cristiani di Corinto riguarda quell'impegno della carità che è, come si è visto, la prova concreta di un amore non parolaio. Ma qui l'apostolo esplicita un altro aspetto importante del farsi prossimo nel dono di sé. È l'aspetto del "donare con gioia". Dice l'apostolo: "Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia". Intanto emerge l'importanze che il dono sia anzitutto una decisione libera che ha radici nell'interiorità. Che uno decida nel suo cuore significa che è fuori da ogni costrizione, cioè dall'operare per forza, perché ha paura del giudizio altrui, perché tutti lo vedono e lo sanno, perché teme il confronto con quelli che danno con più larga mano di lui. Ma c'è di più! La decisione che matura nel cuore è decisamente non volontaristica, dunque non forzata (e perciò triste) ma impregnata dalla gioia di chi sperimenta, nel cuore abitato da Dio, l'onda continua del suo amore. "La mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena". Questo desiderio di Gesù si attua in chi, proprio perché cerca la sua gioia nel Signore (cf Sl 37,4) fa un'esperienza che è di fondo per la crescita umano-cristiana della persona. Ed è codificata negli Atti, come espressione detta da Gesù: "C'è più gioia nel dare che nel ricevere" (At 20,35). Come potrebbe Dio non amare chi facendo questa esperienza, veste di gioia il suo amare?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto a lasciarmi interpellare nel profondo. È sempre per una spinta, meglio per una decisione del cuore, che io mi do e vengo operando con amore? Oppure vivo spesso la risacca delle imposizioni dettate dal mio ego (fare bella figura, non sottostare a confronti, essere a posto con l'ambiente, con le consuetudini sociali e religiose che vogliono che io dia qualcosa)?

Signore Gesù, ti prego! Ch'io sia il "fanciullino" del Regno dal cuore limpido e libero. Ch'io impari a donare e a donarmi, non per forza ma solo per amore, per la gioia di farti piacere.

La voce di una Santa attualissima
Hai lavorato tanto in questi giorni? Hai fatto tutto bene? Ma lo hai dato dal tuo intimo? Tutto il tuo prodigarti, che senso ha avuto per te? Hai dato con amore, con rispetto? Non cercate cose grandi, fate soltanto cose piccole con grande amore, gioiosamente.
Madre Teresa di Calcutta