Omelia (02-12-2018)
don Domenico Bruno
Una sveglia per Natale

È vero, ci svegliamo presto ogni mattina per andare a scuola, lavorare e occuparci delle cose di ogni giorno e appena possiamo cerchiamo di riposarci un po'. Però quando qualcosa è davvero speciale per noi, non perdiamo tempo e sappiamo perdere anche il sonno per questa cosa.

Il Signore non vuole farci perdere il sonno, ma ci mette sull'attenti: ovvero di saperci svegliare per evitare di restare troppo prigionieri del sonno. Insomma, saper utilizzare bene il tempo. In questo periodo dell'anno, la Chiesa inizia il tempo di Avvento, il periodo in cui dobbiamo prepararci: c'è un ospite speciale che vuole venire a casa nostra, vuole incontrarci... ma se non siamo pronti e attenti lui viene e noi non lo riconosciamo.

Colpa di questa disattenzione sono le distrazioni che rubano la maggior parte della nostra giornata: sport, giochi, messaggi, internet... tutte cose belle, ma che non ci preparano in modo adeguato a riconoscere i segni di chi sta venendo e non ci aiutano a intuire il momento in cui verrà.

Gesù ci parla, ci avvisa e ci viene incontro, ma siamo così presi da tante cose da non accorgercene. Forse dovremmo puntare una sveglia ogni giorno alla stessa ora per pregare almeno 10 minuti e chiedere a Gesù di aiutarci a riconoscerlo e prepararci ad accoglierlo quando arriverà senza preavviso.

Allora sarà vietato lamentarsi con la scusa: "ma non lo sapevo!"...

-Cosa prende la maggior parte del mio tempo?
-Da cosa potrei farmi distrarre meno in questo periodo?
-Quanta preghiera c'è nelle mie giornate?


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