Commento su Lc 17,15-19
«Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va'; la tua fede ti ha salvato!».
Lc 17,15-19
Come vivere questa Parola?
È la famosa pagina dell'Evangelista Luca che natta l'incontro di dieci leprosi con Gesù. Egli accogli il loro grido di dolore. Chiedono di essere guariti e ciò avviene all'istante. Nove se ne vanno e uno, sì, uno solo torna su suoi passi per ringraziare Gesù che gli ha dato salute e salvezza.
Ovviamente non è il Signore che ha bisogno della loro riconoscenza. Sono loro, piuttosto, quei nove che dovrebbero sentire urgere in cuore questo sentimento così umano e umanizzanti.
Invece, quel unico straniero (eretico per giunta perché samaritano) vive l'urgenza del grazie e torna da Gesù glorificando Dio; così, fa l'esperienza di una Parola totalmente rigeneratrice: "Alzati e va, la tua fede ti ha salvato".
Signore, illumina con la tua Parola il mio cuore e rendi "vera" la mia fede aiutandomi a vivere la gratitudine. Che io viva il grazie a Dio per tutto quello che mi ha donato. E, per conseguenza io sia sensibile al bene che mi viene dai miei famigliari e da tanti che, forse molto diversi da me, sono però per me su strade dove è la tua luce a ravvivare il mio cammino esistenziale.
La voce di un teologo filosofo mistico
Se la sola preghiera che dirai mai nella tua intera vita è "grazie", quella sarà sufficiente.
Meister Eckhart
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org