Omelia (16-06-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Se uno viene e vi predica un altro Gesù, diverso da quello che vi abbiamo predicato, o se ricevete un altro spirito, che non avete ricevuto (da noi), o un altro vangelo, che non avete accolto (da noi), voi lo sopportate benissimo! Come vivere questa Parola? Può suonare strana e fuori tempo questa affermazione di Paolo, mentre risulta quanto mai attuale. In un'epoca di pluralismo religioso e di globalizzazione del pensiero, si assiste - oggi più che mai – a un fenomeno di facili "con-versioni" a culti orientaleggianti e a sincretismi religiosi di dubbia lega. Non si tratta di demonizzare le altre reli-gioni, che meritano tutto il nostro rispetto e con le quali siamo chiamati a collaborare per un mondo più giusto e più umano, ma di verificare la fondatezza delle nostre convinzioni religiose e la radice vera di certe decisioni. Se si gratta un po', forse si scopre un disagio, uno scontento diffuso, un'inquietudine che dice bisogno di autenticità. Non è vagando da un "maestro" all'altro, non è seguendo la "moda" del momento che si tacita il grido del nostro "sé" che reclama se stesso, che vuole svincolarsi da quanto lo appesantisce e lo asfissia. Cristo non è nelle incrosta-zioni che lungo i secoli si sono depositate sul suo volto. Riprendiamo in mano il vangelo nella sua purezza ed es-senzialità. Lasciamo che ci interpelli con le sue esigenze di radicalità, di verità dell'essere, di amore genuino. Non mettiamo su difese, magari trasferendo agli altri quello che leggiamo. Troviamo il coraggio di fissare il nostro sguardo in quello di Cristo che, oggi, ora sta cercando di incrociare il mio, il tuo. Forse siamo inchiodati alla gabel-la di Matteo, sotto la pressione di una società che fa del denaro un idolo esigente. Ma Lui è lì, in piedi, che attende. Se solo per un istante avessimo il coraggio di alzare lo sguardo, scopriremmo il senso della nostra sete e la Sorgen-te, l'Unica Sorgente che può appagarla. Oggi, nella mia pausa contemplativa, prenderò in mano il vangelo, ne leggerò una pagina (potrebbe essere quella della liturgia odierna) e ascolterò quello che dice al mio cuore. Prenderò poi la ferma risoluzione di leggerne ogni giorno una breve pericope, ma con attenzione e lasciandomene interpellare. Svelami, Signore, il tuo volto. Che io conosca te, mio Dio e Salvatore, e conosca me stesso quale tua immagine che il peccato talvolta offusca, senza tuttavia riuscire a cancellare. La voce di un giovane partecipante a una GMG Ho incontrato Cristo nei volti di tanti giovani di tutto il mondo. I loro sorrisi, la loro gioia e la carità che circolava fra di noi era davvero un'"iniezione ricostituente di Spirito Santo". Vedendo questi amici di tutte le nazioni che anche senza conoscermi mi volevano bene, mi ha dato tanta speranza nel futuro e tanta riconoscenza al Signore che mi ha dato la gioia di far parte della Chiesa Cattolica, in cui le diverse culture di tanti paesi, armonizzate dalla fede, non sono un ostacolo al dialogo, ma anzi una ricchezza immensa. (Anonimo) |