Commento su Is 11, 3-5
«Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi»
Is 11, 3-5
Come vivere questa Parola?
Isaia vede nel germoglio la metafora del mondo nuovo promesso da Dio. Il germoglio è il Messia, l'inviato da Dio che Dio stesso riveste dei suoi doni. Sono quelli che nel nuovo testamento chiameremo i doni dello Spirito Santo. Questi doni lo rivestono e lo trasformano in un uomo che non giudica dalle apparenze, ascolta direttamente le persone e le situazioni prima di prendere una decisione e, senza affidarsi al pregiudizio, vive la giustizia come equità, facendo le differenze che sarà necessario fare, perché equità non è uguaglianza.
Un equilibrio nuovo, affrancato dall'idea della legge per la legge o del parlare per sentito dire, ma basato sull'ascolto vivo, attivo, sul lasciarsi attraversare dalle vicende delle persone senza fermarsi alle loro azioni e basta. Un ribaltamento del concetto di buono/cattivo, vero/falso deciso dalla legge, verso una ricerca del bene, che si declina in mille modi diversi, su misura per ogni persona. Potremmo dire: Amore, detto e descritto in altro modo.
Signore, tu che sei l'Amore insegnaci a non essere approssimati, generici, ma quando vogliamo imitare te, fa' che sappiamo essere parziali, soggettivi, perché equi per arrivare al cuore di tutti.
La voce di papa Francesco che inventa una parola nuova INEQUITÀ
"Abbiate uno sguardo e un cuore orientati non ad un pragmatismo emergenziale che si rivela come proposta sempre provvisoria, ma ad un orientamento deciso nel risolvere le cause strutturali della povertà. Ricordiamoci che la radice di tutti i mali è la inequità". L'economia dell'esclusione e della inequità uccide. Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è il frutto della legge di competitività per cui il più forte ha la meglio sul più debole."
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it