Omelia (07-12-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Is 29, 18

«Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno»

Is 29, 18


Come vivere questa Parola?

Ci sono sordità e cecità che non riconosciamo come malattia. Eppure interdicono, deformano la conoscenza. Questo capita spesso nei confronti della Parola di Dio. La scelta di Dio di lasciarsi mediare dal linguaggio è estremamente coraggiosa: questi è fragile, fraintendibile, interpretabile da mille punti di vista, determinati anche da quella cecità e sordità di cui parlavamo prima. Eppure la Bibbia è un luogo privilegiato di Rivelazione di Dio e la chiamiamo Sacra, senza dubitare.

L'esperienza giudea ci dimostra come la stessa rivelazione, la stessa Paola di Dio produca esiti diversi nelle persone: quando la Parola di Dio si fa sentire anche dalle orecchie di un sordo e si fa leggere e proclamare dagli occhi e dalla bocca di un cieco, il Messia è arrivato, è in mezzo a noi!


Signore, non abbandonarci nella tentazione e guidaci con la tua Parola nelle scelte di ogni giorno.

La voce della comunità valdese

Ciechi che vedono, sordi che odono, muti che parlano e addirittura lo zoppo che salterà come un cervo. Crediamo al cambiamento? Crediamo ai miracoli? Io sono naturalmente, culturalmente, storicamente molto scettico quando mi trovo di fronte persone che parlano di miracoli, non parliamo poi quando li sbandierano. Poi, però, come tutti i credenti, nel silenzio della cameretta, nella vita privata ho visto Dio all'opera molte volte. Interventi che altri, forse, attribuirebbero alla fortuna, al caso, e che invece per me erano e rimangono azioni di Dio.


Gianluca Barbanotti

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it