Omelia (08-12-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gn 3, 15

«Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno»

Gn 3, 15


Come vivere questa Parola?

Nel momento del drammatico allontanamento tra Dio e l'uomo, una promessa tenta di colmare quella distanza e una buona notizia viene lanciata da Dio all'uomo come fosse un ponte, da scegliere e percorrere all'indietro per incontrarsi di nuovo; è uno strumento perché il desiderio di riconciliazione possa esprimersi e organizzarsi. Ma la promessa si lega ad una donna, l'unica che potrà schiacciare la testa al serpente e creare questo passaggio. Come dire che Eva ha ceduto e sempre una donna potrà ricostruire. La promessa si tradurrà così con l'attesa di un Messia liberatore che entrerà nella storia attraverso una donna. Per centinaia di anni i giudei hanno immaginato chi e come potesse essere il Messia e quale donna potesse essere scelta come madre dello stesso. Generazioni di uomini e di donne hanno atteso e hanno scrutato tra loro chi fosse il prescelto, la prescelta. Così nella promessa si è mantenuta la fede, si è cercata la presenza di Dio.

Maria di Nazareth è la prescelta e giunti alla pienezza dei tempi, lei si rivela come colei che schiaccerà la testa al serpente. Con tutto il suo corpo, la sua intelligenza, i suoi sentimenti rappresenta tutto il popolo che ha atteso e attende il Signore. In lei l'attesa si fa accoglienza e il Messia prende corpo e nasce. Avrà bisogno delle sue cure e in lei l'accoglienza diventerà protezione, accompagnamento, educazione. Maria insegnerà a Gesù a pensare e parlare, lo staccherà da sé e lo introdurrà nella comunità.


Signore, rendiamo grazie a Maria che ha scelto di collaborare con te al mistero dell'incarnazione. Tutta la sua vita dedicata a te, ci spinge ad amarti e a dire con lei "sia fatto in me secondo il tuo volere".


La voce del Catechismo della Chiesa Cattolica

"Dopo la caduta, l'uomo non è stato abbandonato da Dio. Al contrario, Dio lo chiama, e gli predice in modo misterioso che il male sarà vinto e che l'uomo sarà sollevato dalla caduta. Questo passo della Genesi è stato chiamato "Protovangelo", poiché è il primo annunzio del Messia redentore, di una lotta tra il serpente e la Donna e della vittoria finale di un discendente di lei".

CCC 410


Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it