Omelia (24-06-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Gen 13,8-9 Dalla Parola del giorno Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il paese? Separati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra. Come vivere questa Parola? \"Abramo era molto ricco\" dice questa pagina della Genesi. Eppure in lui non abita l\'avidità di avere sempre di più. Gli sta invece a cuore il rapporto col suo prossimo. Con grandezza e libertà d\'animo dice a Lot che non vuole nasca discordia tra loro, dato che già i loro mandriani iniziavano a litigare a causa dei pascoli percorsi sia dal bestiame di Abramo che da quello di Lot. E non c\'è solo questo. È interessante vedere quanto sia autentica la volontà di concordia di Abramo. Pone infatti le modalità giuste, pure a scapito dei suoi possibili vantaggi. Lascia cioè che sia Lot a scegliere. \"Se tu vai a destra, io andrò a sinistra\". In certo senso, con la sua liberalità, realizza ante litteram la regola d\'oro coniata da Gesù, di cui proprio oggi parla l\'evangelista Matteo: \"Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo loro\". È vero, questa attenzione con scelte indubbiamente coraggiose come quella di Abramo, implica il \"passare per la porta stretta\", con l\'abnegazione dell\'ego sempre troppo gonfio del senso dei propri diritti e dei doveri degli altri verso di noi. Ma l\'evitare discordie, coltivando alleanze, solidarietà, amicizie quanta pace procura alle singole persone e al mondo intero! È questa la terapia più urgente oggi per le famiglie e per le comunità. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo a \"sintonizzare\" con la magnanimità di Abramo. Dentro il contesto socio-culturale di oggi così segnato da meschinità e grettezza di calcoli dettati dall\'\"ego\", lascio che il mio \"sé\" prenda respiro nel coraggio e nella volontà di concordia di Abramo. E ne gioisco. Signore, dammi - ti prego - un cuore spazioso, capace di considerare certe preoccupazioni e scelte di altri degne del mio consenso e del mio aiuto. Liberami dalla competitività, dalla rabbia, dall\'invidia, dalla bramosia di star bene e di essere felice da solo. La voce di un profeta del XX°secolo Dobbiamo operare assiduamente e con deliberato ardimento per portare a piena realizzazione il sogno di un luogo nel quale tutti i nostri doni e le nostre risorse vengano utilizzati non solo per noi stessi, ma come strumenti di servizio per il resto dell\'umanità; il sogno di un paese dove ogni uomo rispetterà la dignità e il valore di tutti gli esseri umani, e dove gli uomini avranno il coraggio di vivere insieme come fratelli: questo è il sogno. Martin Luther King |