Commento su Lc 2,8-14
«C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».»
Lc 2,8-14
Come vivere questa Parola?
La "gloria del Signore" avvolge di luce i pastori e annuncia la nascita del Salvatore: "Questo è il segno... Un bambino in una mangiatoia". Il Messia si fa presente in modo diverso da come, per secoli, lo si è atteso? È un Dio nella debolezza delle sembianze umane? Dio sconvolge le nostre attese e ci apre orizzonti per riconoscerlo; orizzonti nascosti nella quotidianità della nostra vita. Non sono le cose irraggiungibili a renderLo presente, ma la povertà, la semplicità, la normalità del bene nella vita di ogni giorno. È questo il Natale? Questo è il dono dell'incarnazione di Gesù: poter dire in ogni istante della nostra vita, della nostra storia, fatta di povertà, di limite, di fragilità: Gesù ha scelto di stare con noi. È il Dio con noi, l'Emmanuel!
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama»
Buon Natale!
La voce di Papa Francesco
«[...] Nel Natale Dio si rivela non come uno che sta in alto e che domina l'universo, ma come Colui che si abbassa, significa che per essere simili a Lui noi non dobbiamo metterci al di sopra degli altri, ma anzi abbassarci, metterci al servizio, farci piccoli con i piccoli e poveri con i poveri».
UDIENZA GENERALE 18 dicembre 2013
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.
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