Omelia (13-12-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 11,11-15

Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono. Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell'Elìa che deve venire. Chi ha orecchi, ascolti!».

Mt 11,11-15


Come vivere questa Parola?

L'atteggiamento indispensabile per accogliere il Regno di Dio è l'apertura alla novità impensabile e incredibile di Dio, alla sua capacità di compiere quanto la mente umana non può immaginare. E' un allargare gli orizzonti, dilatare le possibilità che fino a quel momento erano misurate sulle leggi conosciute, per avere l'ardire di credere fino al paradosso, di sperare contro ogni speranza, di gettarsi a capofitto nell'amore al di là di ogni plausibilità e convenienza. Giovanni il Battista ha impersonato la capacità di lasciarsi educare dalla Legge fin nei suoi più nascosti appigli, diventando modello ed esempio di chi si metteva in cammino sulla via di Dio; Gesù porta - più di lui o meglio al contrario di lui - la salvezza al suo "oggi" e al suo compimento, la slega dalla nostra cattiva volontà e ci dice che quanto il nostro cuore da sempre attendeva, è finalmente arrivato! Tutto ciò che rientrava nelle nostre richieste e nei nostri desideri, ce l'abbiamo davanti, in Gesù! Non dobbiamo sperare nulla di più. La storia della salvezza, con la sua sapiente pedagogia, ci ha condotto per mano fino a comprendere l'osservanza della Legge; ora ci abbandona tra le mani di Colui che è la nostra salvezza, il compimento e la perfezione, perché possiamo alzare gli occhi e vedere in Gesù il vero volto di Dio, che inaugura in noi un nuovo ordine di cose.


Nella mia vita ho certo avuto una o più persone che hanno rivestito un ruolo di autorità nei miei confronti, per legame di sangue o per altre vie. Provo a confrontare l'immagine che mi hanno trasmesso con la presentazione di Dio nel profeta Isaia: "Non temere... io vengo in tuo aiuto... tuo redentore è il Santo d'Israele".


La voce di un assiduo della Parola

"Nel Nuovo Testamento c'è un passaggio a formato piccolo e modesto delle immagini dell'AT: uno scivolare in tono minore, dove il destriero si fa asino [...] e l'aquila gallina"

Silvano Fausti


Don Enrico Emili - enricoemili@tiscali.it