Commento su Lc 1, 11-13
«Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l'angelo gli disse: "Non temere Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio che chiamerai Giovanni»
Lc 1, 11-13
Come vivere questa Parola?
È uscito ultimamente un film di Wim Wender su Papa Francesco: uomo di parola". Ma noi sappiamo dalle Scritture che, soprattutto Dio, "è di parola", non viene mai meno alle sue promesse. Elisabetta e Zaccaria soffrivano per la mancanza di un figlio ed ecco il miracolo che vince la sterilità. Sembrava impossibile che una donna già avanti negli anni e conclamata sterile potesse generare, ma proprio l'impossibile rivela che l'intervento è di Dio. Nascerà Giovanni, che significa appunto "dono di Dio". Questo bambino sarà grande al cospetto dell'Altissimo e porterà gioia nel mondo e lungo tutta la storia.
Oggi, nella mia preghiera di supplica e intercessione, chiederò la fede di Elisabetta e Zaccaria nel credere alla promessa del Signore sulla mia vita.
La voce di un biblista
"Costante nell'azione di Dio è agire in base alla sua fedeltà e al suo amore verso di noi., non in base alla nostra fedeltà e al nostro ricordo. Lui porta a compimento la sua promessa non i nostri tentativi. La sterilità di questi serve a rivelare il carattere assoluto di dono."
Silvano Fausti
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com