Commento su Mt 2,13-18
«Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza dai Magi. Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più.»
Mt 2,13-18
Come vivere questa Parola?
Nel Natale, Dio si fa carne della nostra carne, assume su di sé e condivide tutta la nostra vita. Cammina in noi, ci insegna atteggiamenti, ci aiuta a fare scelte. Spesso sentiamo dire: "Dov'è Dio? Se ci fosse non ci sarebbe il dolore innocente!". Forse non ci rendiamo conto, ma Gesù risponde a questo nostro interrogativo, non spiegando il motivo del dolore, ma assumendolo su di sé, condividendolo. Pensiamo alla Sua morte violenta, all'Agnello immolato, all'Innocente ucciso! Egli ci insegna a vivere anche il dolore dicendo al nostro cuore: " Riuscirai a dare un senso alla sofferenza solo se la unirai all'Amore, come ho fatto io. ". Nello stesso tempo, però, ci chiede di assumerci le responsabilità del male che portiamo nel cuore, di non nasconderci dando la colpa agli altri. Allora... andiamo a cercare nel nostro cuore l'Erode che lì si nasconde, con tutti i suoi giochi di potere, di gelosia, di prevaricazione. Cominciamo a smascherarlo, dando nome al male che ci portiamo nel cuore... e un po' alla volta... troveremo Dio!
Signore abbi pietà di me peccatore!
La voce di Papa Francesco
"un gemito che anche oggi possiamo continuare ad ascoltare, che ci tocca l'anima e che non possiamo e non vogliamo ignorare né far tacere" [...] "Un'innocenza spezzata sotto il peso del lavoro clandestino e schiavo, sotto il peso della prostituzione e dello sfruttamento. Innocenza distrutta dalle guerre e dall'emigrazione forzata con la perdita di tutto ciò che questo comporta. Migliaia di nostri bambini sono caduti nelle mani di banditi, di mafie, di mercanti di morte che l'unica cosa che fanno è fagocitare e sfruttare i loro bisogni."
LETTERA DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI VESCOVI NELLA FESTA DEI SANTI INNOCENTI 2016
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.