Omelia (13-01-2019) |
don Domenico Bruno |
Purificati come Dio Purificare significa tornare puro, alla bontà iniziale, togliendo quelle brutture che si sono appiccicate e che non permettono la migliore espressione delle proprie belle qualità umane che ognuno porta dentro. Simboli della purificazione sono l'acqua e il fuoco e il Vangelo di questa domenica richiama proprio questi segni (Lc 3,15-16.21-22). Il fuoco, quello dello Spirito, ci viene donato nel Battesimo per riaccendere il nostro cuore e renderlo capace di amare, di sentire i bisogni di chi ci è vicino, perché sappiamo essere capaci di perdonare, di consolare, di esortare... Un cuore infuocato da Gesù: -non lascia spazio all'orgoglio che distrugge, ma si apre all'altro -non si ritiene migliore di tutti e permette di crescere edificando -sa perdonare, sa come consolare perché altri lo hanno fatto con lui -sa esortare perché vuole che altri possano essere migliori di lui -è capace di sentire i bisogni altrui perché non è concentrato solo su se stesso L'acqua è il segno di vita, della speranza, di chi non si lascia fermare dalle brutte vicende e decide di mettercela tutta affinché tutto intorno possa essere migliore. Lasciarsi purificare dall'acqua del Battesimo significa: -imparare a essere buono come Gesù -diventare come Gesù e imitarlo -aiutare gli altri a crescere -donare speranza anche quando tutto sembra perso, perché l'ultima parola spetta a Dio non a noi... Molte cose sembrano ripetersi tra acqua e fuoco, e questo è vero perché acqua e fuoco sono un dono unico nel Battesimo di Gesù. Nel Battesimo diventiamo figli di Dio, e diventiamo sua immagine e somiglianza e riceviamo due cuori: uno di acqua e uno di fuoco. Dio, come ogni bravo padre sa fare, ci lascia liberi di scegliere se essere buoni come Lui e usare entrambi i cuori, oppure no. -A chi voglio somigliare? -In cosa dovrei lasciarmi purificare? Unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTube |