Commento su 1Gv 3,23
«Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato»
1Gv 3,23
Come vivere questa Parola?
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
Dire che il cristianesimo è pieno di leggi inibitorie davvero non è solo falso ma opposto alla verità.
Quello che Dio infatti comanda coincide con quello che l'uomo di ogni epoca ha ritenuto il bene per eccellenza: essere amato e poter amare.
Sì, l'essenziale è spalancare il cuore a credere nel Figlio di Dio Gesù-cristo che, nel suo Mistero di Incarnazione Passione Morte e Risurrezione, per divina iniziativa ci ha amati.
Non solo ci ha riscattati dal peccato ma è venuto a mostrarci come la nostra sete più ardente e profonda trova proprio in Cristo Gesù la risposta più credibile. Perché proprio solo per infinito amore Egli ha accettato obbrobrio inenarrabili fino all'infamante patibolo della croce.
Proprio avendo nella mente e nel cuore la viva memoria di questo Mistero dove l'amore tocca l'acme delle possibilità, noi diventiamo persone che vivono il continuo prezioso apprendistato dell'amore gratuito. Che meraviglia! È evidente dunque che il precetto dell'amore coincide proprio con ciò che da sempre, l'uomo anela: essere amato e amare.
Signore, io vivo se amo il mio prossimo. Rendimene convinta, dentro la trama delle mie giornate. Non permettere che io, 'lagnosa, attenda gratuite manifestazioni d'amore senza serio impegno da parte mia a vivere manifestando amore anzitutto a chi vive vicino a me.
La voce di una santa
"Cosa puoi fare per promuovere la pace nel mondo? Vai a casa e ama la tua famiglia."
Madre Teresa Di Calcutta
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org