Commento su Lc, 3, 21-22
«Ora, mentre tutto il popolo si faceva battezzare, anche Gesù fu battezzato; e, mentre pregava, si aprì il cielo, e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea, come una colomba; e venne una voce dal cielo: «Tu sei il mio diletto Figlio; in te mi sono compiaciuto».»
Lc, 3, 21-22
Come vivere questa Parola?
Dopo essere stato battezzato da Giovanni, uscendo dalle acque del Giordano, Gesù si ferma in preghiera. In quel silenzio che gli permette di riconnettersi al Padre, il Padre stesso interviene, rompendo un silenzio che durava da secoli e facendosi presente al mondo, per annunciare che il Messia è arrivato, un'era nuova si apre.
Anche lo Spirito Santo si manifesta in questa scena, trasformandola in rivelazione trinitaria. Lo Spirito qui è in forma di una colomba, rievocando un'immagine anticotestamentaria che narrava l'armonia ristabilitasi dopo il diluvio universale. Le parole rivolte dal cielo a Gesù sono del Salmo 2, 7 «Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato», una formula di rito pronunciata per l'investitura del re. La rivelazione divina prosegue con le parole: «Ecco il mio servo... il mio eletto di cui mi compiaccio», una citazione tratta da uno dei canti del servo (Isaia 42, 1) in cui il profeta descrive il servo che soffre e muore per salvare il popolo. L'identità di quel misterioso servo anticamente profetizzato ora è chiara: Dio rivela che il Messia viene nell'abbassamento, nell'umiltà, per riabilitare l'umanità, inabissata nel peccato.
Gesù si è mostrato solidale con i piccoli della storia: si è immerso con loro nel Giordano per esprimere conversione e manifestarsi come l'uomo per gli altri. La salvezza è un dono comunitario e diventa un bene relazionale.
Signore, fa' che la nostra sequela ci renda dono per gli altri. Nessuno di noi insegua unicamente la propria salvezza, ma viva per concorrere alla salvezza di tutti.
La voce della liturgia
"Celebriamo questo santo giorno, reso bello da tre miracoli: oggi la stella ha guidato i Magi al presepio, oggi alle nozze il vino è stato creato dall'acqua, oggi Cristo ha voluto ricevere da Giovanni l'immersione nel Giordano, per donarci la salvezza, alleluia!"
Antifona al Magnificat, Vespri dell'Epifania, Liturgia romana
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it