Commento su 1Gv 3, 14
"Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte".
1Gv 3, 14
Come vivere questa Parola?
Drastica è questa Parola della Sacra Scrittura: sia nella prima parte che afferma il nostro poter passare da morte a vita, sia nella seconda parte che minaccia la perdizione, la morte.
La storia, tutta la storia dell'uomo, espressa anche in forti pagine di letteratura e poesia, in espressione d'arte tutt'altro che da poco, mette a fuoco questa verità: vivi realmente, se ami. Se non ti impegni ad amare rimani nel putrido pantano dell'egoismo che è morte.
Incomincia l'anno e, si ascoltiamo le voci più autentiche dell'umanità in cammino, comprendiamo proprio questo: non è tanto la politica, l'economia, le varie strutture con ordinamenti nuovi contro le emergenze, non è tutto questo che rasserena e vivifica lo scorrere dei nostri giorni. O meglio: anche queste realtà grafiche occorrono a migliorare la vita, se sbocciano-vere, libere, coraggiose da cuori che s'impegnano ad amare.
Come ha detto il Papa, atterriamo dunque i muraglioni dell'egoismo, seminiamo una sensibilità nuova che è attenzione non solo al proprio bene personale e a quello dei famigliari. La sensibilità nuova del vero uomo cristiano riguarda anche - vorrei dire specialmente - i poveri, le persone sole, quelle uscite dal carcere, i giovani allo sbando.
Interessarsi di loro, con un cuore reso nuovo ogni giorno da Cristo, è vita nuova, promessa di serenità per noi e per quanti amiamo.
Come ha detto il Papa
"atterriamo dunque i muraglioni dell'egoismo, seminiamo una sensibilità nuova che è attenzione non solo al proprio bene personale e a quello dei famigliari. La sensibilità nuova del vero uomo cristiano riguarda anche - vorrei dire specialmente - i poveri, le persone sole, quelle uscite dal carcere, i giovani allo sbando.
Interessarsi di loro, con un cuore reso nuovo ogni giorno da Cristo, è vita nuova, promessa di serenità per noi e per quanti amiamo."
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org