Omelia (07-01-2019)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 4,12-13. 23-24

«Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, (...) Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì»

Mt 4,12-13. 23-24

Come vivere questa Parola?

L'evenienza dolorosa della separazione dalla propria terra e dell'esilio, condivisa da tanti grandi della storia, non ha risparmiato neanche Gesù. Eppure non è stata da Lui subìta o sopportata a malincuore, ma liberamente scelta e perseguita: è un' esigenza ineludibile del Regno! Così, "preso il testimone" da Giovanni il Battista, Egli non ha più una terra che possa dirsi sua patria, non gode più del contorno comodo e rassicurante di frequentazioni stabili e abitudinarie, ma apre il suo annuncio e la sua missione in direzione degli spazi aperti ed infiniti del mare. Ogni paesaggio, ogni periferia, ogni viandante diventano ora prossimi suoi e potenziali interlocutori. Dovunque ci sarà fame di verità, di guarigione, di amore, ci sarà anche chi aprirà la mano e sazierà ogni vivente, perché Egli ha cura di noi. Ogni barriera sarà rimossa, ogni colle sarà appianato e ogni valle sarà colmata, per accogliere la Via!


Vedendo la disponibilità di Gesù ad accogliere e guarire tutti, ricorderò che non c'è situazione e infermità nella quale Egli non possa farsi mio prossimo, non possa partecipare del mio dolore e mostrarmi quanto ha sofferto per me. Basterà affacciarmi alla porta di casa per vederlo passare, per accorgermi come già mi conosca e come sia pronto a farmi partecipare della sua festa. Il mio male, se presentato a Lui, diventa una piccola cosa, una nube passeggera che il vento spazza via...


La voce di un Padre della Chiesa

"Non domandare, uomo, che cosa soffri tu, ma che cosa ha sofferto Lui. Da quello a cui Egli giunse per te, riconosci quanto tu valga per Lui, e capirai la sua bontà attraverso la sua umanità"

San Bernardo


Don Enrico Emili - enricoemili@tiscali.it