Commento su Eb 1, 1
«Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo»
Eb 1, 1
Come vivere questa Parola?
Ricominciamo il tempo ordinario della liturgia con la lettera agli Ebrei. I primissimi versetti ci ricordano il compimento definitivo della rivelazione di Dio in Gesù Cristo. La storia della rivelazione di Dio agli uomini inizia con il popolo eletto, si intreccia con il dispiegamento della promessa e si compie in Gesù Cristo, parola di Dio che si è fatta carne. La promessa si incarna nel Messia anticipato da secoli che realizza la liberazione, costruisce la salvezza e la dona a tutti gli uomini. In lui il dono promesso si manifesta universale, dedicato a tutta l'umanità e capace di destare il desiderio di dono, di risposta di ogni uomo, in ogni tempo.
Signore, la buona notizia di Gesù è andata oltre ogni confine e oggi sta incontrando testimoni e martiri ad ogni latitudine. Sostieni i cristiani perseguitati e dona a chi è in pace la grazia di non vivere nella banalità la tua grazia a caro prezzo.
La voce del Concilio Vaticano II
Perciò egli, vedendo il quale si vede anche il Padre (cfr. Gv 14,9), col fatto stesso della sua presenza e con la manifestazione che fa di sé con le parole e con le opere, con i segni e con i miracoli, e specialmente con la sua morte e la sua risurrezione di tra i morti, e infine con l'invio dello Spirito di verità, compie e completa la Rivelazione e la corrobora con la testimonianza divina, che cioè Dio è con noi per liberarci dalle tenebre del peccato e della morte e risuscitarci per la vita eterna.
Dei Verbum 4
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it