Omelia (30-06-2003) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Matteo 8,18-22 Dalla Parola del giorno «Maestro, io ti seguirò dovunque andrai». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». Come vivere questa Parola? C'è una gran folla intorno a Gesù. Egli decide di passare all'altra riva del lago. E uno scriba, un uomo dotto, evidentemente avverte il fascino del Maestro fino a sbottare in quell'espressione entusiasta.: «Ti seguirò dovunque andrai». La risposta del Signore? Non è per nulla invischiata con un compiacimento che tenda a nascondere la dose di rischio e quindi di audacia che comporta il seguirlo. Piuttosto è tale da fare a pezzi qualsiasi illusione e spiazzare ogni facile entusiasmo senza nerbo e senza spina dorsale per fare invece i conti con il sacrificio. Seguire Gesù certamente è diventare "figli della luce, figli del giorno" perché è stato lui a dire: «Io sono la luce del mondo; chi segue me non cammina nelle tenebre ma avrà la luce della vita». Ma proprio se vuoi "la luce della vita" e vuoi "averla in pienezza", lo scotto da pagare è il far piazza pulita di tutto il falso luccichio di una vita che, in definitiva, è corrosa dal verme che si chiama "attaccamento" "possesso" "comodismo". E, attenzione! Gesù allude al pieno distacco dalle cose ma anche dalle persone. Infatti, a chi subito dopo gli chiede di lasciarlo andare a seppellire suo padre, risponde: «Seguimi, e lascia i morti seppellire i loro morti». Colui che ha fatto uscire dalla morte il figlio della vedova e ha tratto fuori dal sepolcro Lazzaro, non voleva certo insegnare l'empietà verso i defunti. Solo ha voluto che esplodesse in tutta la sua forza quel "Seguimi" con tutta la luce, con tutta la gioia di una vita da Beatitudini. Per seguire Lui, infatti, bisogna scegliere. Prendi e lascia. Prendi il tutto che è Lui. E lascia il relativo che è tutto il resto. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiedo luce e forza di Spirito Santo per smetterla di tenermi nel compromesso: un po' dalla parte di Gesù, un po' dalla parte delle facili compensazioni. O Spirito di verità, illuminami. Fammi capace ogni giorno nuovamente della "sequela" di Gesù, scegliendo uno stile di vita sobrio, con un cuore libero e semplice, perché afferrato da te. La voce di una donna spirituale La sequela di Cristo stacca realmente da tutto. Il cuore deve ancorarsi soltanto a Lui, La spogliazione, la libertà del cuore sono indispensabili perché si possa partire veramente come discepoli che rispondono senza riserve e senza esitazione, contando sulle parole di Colui che è fedele. Anna Maria Cànopi |