Commento su Mc 5, 21-24. 35-36
«Essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.[...] Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!».»
Mc 5, 21-24. 35-36
Come vivere questa Parola?
«Non temere, soltanto abbi fede!». Così Gesù incoraggia uno dei capi della sinagoga, dopo aver appreso che purtroppo la sua bambina, per la quale aveva chiesto la guarigione, è morta. La presenza di Gesù è ormai inutile, è troppo tardi, ma la fede può fare miracoli. Per questo Gesù invita Giairo ad avere fede in Lui. E' un invito anche per noi: Gesù ci chiede di passare da una fede debole, a una fede grande, quella del granello di senape. A non temere. Ad avere fiducia. "Fidati di me", dice Gesù a Giairo. Non ti deluderò. Non sono venuto fin qui per nulla". E Giairo si fida. Continua ad avere fede e la fede apre la strada alla vita, quella di sua figlia e la sua.
La voce di Papa Francesco
La guarigione miracolosa della figlia di Giairo ci insegna che sulla strada del Signore sono accolti tutti: nessuno deve sentirsi un intruso, un abusivo o un non avente diritto. Per avere accesso al suo cuore, al cuore di Gesù, c'è un solo requisito: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui. Io vi domando: ognuno di voi si sente bisognoso di guarigione? Di qualche cosa, di qualche peccato, di qualche problema? E, se sente questo, ha fede in Gesù? Sono i due requisiti per essere guariti, per avere accesso al suo cuore: sentirsi bisognosi di guarigione e affidarsi a Lui."
PAPA FRANCESCO, Angelus del 1° luglio 2018
suor Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com.
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