Omelia (28-04-2019) |
Missionari della Via |
La seconda domenica di Pasqua è dedicata alla Divina Misericordia. Il Vangelo celebra la misericordia del Risorto che dapprima si manifesta ai suoi discepoli, rintanati per la paura. Egli va loro incontro, annunzia e dona la pace: pace a voi. La pace, che tutti cerchiamo, è dono suo, è qualcosa da accogliere e custodire vivendo uniti a lui. Gesù non va loro incontro rimproverandoli o accusandoli, ma con gioia, liberandoli anche dalle loro paure. È la comunione con il Signore che ci libera dalla paura dell'altro, di soffrire a causa dell'altro o per amore dell'altro. E li manda a portare anche agli altri il suo perdono e la pace. Ecco il compito di tutta la Chiesa, ecco il compito di ciascuno di noi; donare quella pace e quel perdono di cui per primi siamo destinatari. È lì la fonte dell'amore, in Gesù: è lui che ci dona la forza di costruire ponti e non muri, di non fermarci alle offese ricevute, di intessere relazioni d'amore autentico. E questo dono del perdono sono chiamati ad amministrarlo specialmente i ministri di Dio, che nel sacramento della confessione lo trasmettono alle anime pentite, come canali d'acqua fresca che ristorano le anime. Sì, nel sacramento della confessione il penitente, accusandosi dei suoi peccati, riceve e fa suo quel perdono che Dio già ha donato, morendo in croce per noi. Nel chiederlo concretamente, il peccatore pentito "lo fa suo" e quel perdono guarisce la sua anima, ferita dai peccati commessi, liberandolo dai lacci del male.
|